Che c\’è stasera?

La mia serata davanti alla tele

Fringe è troppo complicato per il pubblico TV?

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Ci sono in giro diverse petizioni e gruppi di fan per far continuare a vivere Fringe, la serie tv creata da J.J.Abrams, assieme ad Alex Kurtzman e Roberto Orci, che sta lentamente affondando, tra bassissimi ascolti e cambi di giorno di programmazione.

Lo spostamento al venerdì non ha di certo aiutato, una serata da evitare per tutte le serie, e questa è stata la scommessa del network, e della serie, di cui mostriamo il simpatico promo dopo il salto, Fringe Vs Friday, Fringe contro il Venerdì.

Ma in effetti, qual è il problema di questa serie? E’ troppo complicata da seguire? Se si perde una puntata o più, è veramente così difficile riprendere i fili della trama e apprezzare un ottimo prodotto tv come questo? E’ così fuorviante che in una serie ci siano episodi come Brown Betty che sembrano staccarsi dalla trama e approfondiscono i personaggi, o forse è il continuo alternarsi tra le due realtà di Fringe, il passarsi la palla tra i due universi alternativi, che confonde e perde qualche (tanti, in realtà) telespettatore per strada?

Puntate blu, puntate rosse, ora anche verdi, Walternate, FOlivia e il complicato triangolo con Peter, che ci hanno regalato ottime prove di recitazione dei personaggi e di scrittura che andava a fondo dei caratteri degli stessi.. forse è davvero troppo?

Eppure i fans sono tanti e sparsi nel mondo, fans che seguono la serie tramite peer to peer più che aspettarla sulla tv generalista, che aspettano di vedere crepe nel mondo “di qua”, cercano di scovare in ogni puntata l’Osservatore, o attendono il completamento dell’arma di distruzione dell’universo che dovrebbe azionare Peter. E allora perché Fringe non funziona?

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venerdì, 11 marzo, 2011 Posted by | fringe | , , | Lascia un commento